Bando Fondo per il sostegno alla transizione industriale - Invitalia

|Antonio Perrino
Bando Fondo per il sostegno alla transizione industriale - Invitalia

Obiettivo e contesto

Questo fondo nasce con una missione strategica: adeguare il sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici, sostenendo investimenti aziendali che puntano alla sostenibilità, all’efficienza energetica e all’economia circolare. 
In parole semplici: se la tua impresa sta pensando “ok, ora passo dalla produzione del secolo scorso alla produzione del futuro”, questo bando è fatto per te.

Destinatari

  • Imprese di qualsiasi dimensione (micro, piccole, medie e grandi) su tutto il territorio nazionale.

  • Attività in via prevalente nei settori manifatturiero (sezione C ATECO) oppure estrattivo/manifatturiero per alcune versioni del bando.

  • Devono essere attive, regolarmente iscritte al Registro Imprese, non in liquidazione o procedure concorsuali, e non in difficoltà alla data stabilita (es. 31 dicembre 2019 in alcuni casi).

  • Nota: una parte significativa delle risorse è riservata alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) — almeno il 40% delle risorse. 

  • Un’altra riserva del 50% per imprese energivore in uno degli sportelli del bando. 

Interventi ammessi / Finalità

Le imprese possono presentare programmi di investimento che perseguono almeno uno (o entrambi) dei seguenti obiettivi:

  • Maggior efficienza energetica nell’attività d’impresa. 

  • Uso efficiente delle risorse, attraverso riduzione del consumo, riuso, riciclo, o l’impiego di materie prime seconde/riciclate. 

  • Sono ammissibili anche interventi strumentali come impianti per autoconsumo energetico da fonti rinnovabili, cogenerazione ad alto rendimento, e stoccaggio di energia (fino ad un limite percentuale) in alcuni casi. 

Spese ammissibili e forma dell’agevolazione

  • L’agevolazione è contributo a fondo perduto.L’importo minimo del progetto: nei dettagli dello sportello 2025, i progetti devono prevedere spese ammissibili comprese tra 3 milioni € e 20 milioni €.

  • Le spese ammissibili includono: sistemazione del suolo aziendale (entro un %), opere murarie funzionali, impianti e attrezzature nuove, software, brevetti, licenze, know-how, formazione del personale, consulenze tecniche.

  • Il progetto deve essere realizzato entro 36 mesi dalla concessione del contributo (nel terzo sportello).

Dotazione, modalità e tempistiche

  • Per lo sportello corrente (terzo bando) la dotazione è pari a € 134.018.568,13 circa. 

  • Le domande per lo sportello 2025 possono essere presentate dalle ore 12:00 del 17 settembre 2025 fino alle ore 12:00 del 10 dicembre 2025

  • Procedura a graduatoria, con punteggio attribuito ai progetti; in caso di parità, priorità a chi richiede un contributo minore.

Vantaggi principali (il perché conviene)

  • Fai un investimento “green” e “smart”: migliora la sostenibilità e l’efficienza produttiva, aumentando la resilienza del business.

  • Benefici economici: il contributo a fondo perduto riduce il rischio e l’esposizione finanziaria dell’impresa.

  • Visibilità competitiva: partecipare ad una misura PNRR / UE dà corpo alla strategia “impresa 4.0 / transizione ecologica” rendendola concreta e comunicabile.

  • Opportunità di valorizzazione nelle Regioni del Sud, grazie all’allocazione di risorse dedicate.

Criticità & punti da non perdere (attenzione!)

  • Il taglio minimo elevato (3 milioni €) lo rende adatto a progetti di media-grande scala: per micro o piccoli interventi potrebbe non essere la misura più adatta.

  • Annotare bene: una sola domanda per unità produttiva.

  • Tempistica: preparazione, pianificazione e invio devono essere ben organizzati poiché la procedura è competitiva (graduatoria).

  • Documentazione e coerenza progettuale: l’intervento deve rispettare gli obiettivi ambientali e produttivi dichiarati, le spese devono essere ammissibili, bisogna prevedere un piano realizzativo corretto.

  • È richiesto che l’unità produttiva sia individuata e che il progetto rispetti i limiti normativi del Regolamento GBER.

Come prepararsi – Checklist operativa

  1. Identifica l’unità produttiva della tua impresa (o del cliente) su cui fare l’intervento.

  2. Definisci obiettivi chiari: efficienza energetica e/o uso efficiente delle risorse.

  3. Stima il budget: verifica che rientri nel range 3M-20M €.

  4. Prepara un elenco dettagliato delle spese ammissibili: impianti, attrezzature, software, opere, formazione.

  5. Verifica i requisiti aziendali (registrazione, bilanci, non essere in difficoltà, settore ATECO coerente).

  6. Prepara business plan e piano di realizzazione: tempi (entro 36 mesi), indicatori, risultati attesi.

  7. Organizza documentazione societaria e rendicontazione.

  8. Monitorare il bando e iscriversi alla piattaforma online di Invitalia per la presentazione.

  9. Prepara una strategia comunicativa interna/esterna: “Siamo un’impresa che investe nella transizione ecologica”.

Se la tua impresa (o uno dei tuoi clienti) vuole fare sul serio in termini di sostenibilità, efficienza e transizione produttiva, il Fondo per il sostegno alla transizione industriale rappresenta una finestra concreta per “salire un gradino” nel paradigma della manifattura moderna.

0 commenti

Lascia un commento

Ricorda che i commenti devono essere approvati prima di essere pubblicati.