Obiettivo e contesto
Questo fondo nasce con una missione strategica: adeguare il sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici, sostenendo investimenti aziendali che puntano alla sostenibilità, all’efficienza energetica e all’economia circolare.
In parole semplici: se la tua impresa sta pensando “ok, ora passo dalla produzione del secolo scorso alla produzione del futuro”, questo bando è fatto per te.
Destinatari
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Imprese di qualsiasi dimensione (micro, piccole, medie e grandi) su tutto il territorio nazionale.
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Attività in via prevalente nei settori manifatturiero (sezione C ATECO) oppure estrattivo/manifatturiero per alcune versioni del bando.
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Devono essere attive, regolarmente iscritte al Registro Imprese, non in liquidazione o procedure concorsuali, e non in difficoltà alla data stabilita (es. 31 dicembre 2019 in alcuni casi).
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Nota: una parte significativa delle risorse è riservata alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) — almeno il 40% delle risorse.
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Un’altra riserva del 50% per imprese energivore in uno degli sportelli del bando.
Interventi ammessi / Finalità
Le imprese possono presentare programmi di investimento che perseguono almeno uno (o entrambi) dei seguenti obiettivi:
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Maggior efficienza energetica nell’attività d’impresa.
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Uso efficiente delle risorse, attraverso riduzione del consumo, riuso, riciclo, o l’impiego di materie prime seconde/riciclate.
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Sono ammissibili anche interventi strumentali come impianti per autoconsumo energetico da fonti rinnovabili, cogenerazione ad alto rendimento, e stoccaggio di energia (fino ad un limite percentuale) in alcuni casi.
Spese ammissibili e forma dell’agevolazione
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L’agevolazione è contributo a fondo perduto.L’importo minimo del progetto: nei dettagli dello sportello 2025, i progetti devono prevedere spese ammissibili comprese tra 3 milioni € e 20 milioni €.
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Le spese ammissibili includono: sistemazione del suolo aziendale (entro un %), opere murarie funzionali, impianti e attrezzature nuove, software, brevetti, licenze, know-how, formazione del personale, consulenze tecniche.
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Il progetto deve essere realizzato entro 36 mesi dalla concessione del contributo (nel terzo sportello).
Dotazione, modalità e tempistiche
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Per lo sportello corrente (terzo bando) la dotazione è pari a € 134.018.568,13 circa.
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Le domande per lo sportello 2025 possono essere presentate dalle ore 12:00 del 17 settembre 2025 fino alle ore 12:00 del 10 dicembre 2025.
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Procedura a graduatoria, con punteggio attribuito ai progetti; in caso di parità, priorità a chi richiede un contributo minore.
Vantaggi principali (il perché conviene)
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Fai un investimento “green” e “smart”: migliora la sostenibilità e l’efficienza produttiva, aumentando la resilienza del business.
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Benefici economici: il contributo a fondo perduto riduce il rischio e l’esposizione finanziaria dell’impresa.
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Visibilità competitiva: partecipare ad una misura PNRR / UE dà corpo alla strategia “impresa 4.0 / transizione ecologica” rendendola concreta e comunicabile.
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Opportunità di valorizzazione nelle Regioni del Sud, grazie all’allocazione di risorse dedicate.
Criticità & punti da non perdere (attenzione!)
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Il taglio minimo elevato (3 milioni €) lo rende adatto a progetti di media-grande scala: per micro o piccoli interventi potrebbe non essere la misura più adatta.
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Annotare bene: una sola domanda per unità produttiva.
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Tempistica: preparazione, pianificazione e invio devono essere ben organizzati poiché la procedura è competitiva (graduatoria).
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Documentazione e coerenza progettuale: l’intervento deve rispettare gli obiettivi ambientali e produttivi dichiarati, le spese devono essere ammissibili, bisogna prevedere un piano realizzativo corretto.
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È richiesto che l’unità produttiva sia individuata e che il progetto rispetti i limiti normativi del Regolamento GBER.
Come prepararsi – Checklist operativa
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Identifica l’unità produttiva della tua impresa (o del cliente) su cui fare l’intervento.
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Definisci obiettivi chiari: efficienza energetica e/o uso efficiente delle risorse.
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Stima il budget: verifica che rientri nel range 3M-20M €.
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Prepara un elenco dettagliato delle spese ammissibili: impianti, attrezzature, software, opere, formazione.
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Verifica i requisiti aziendali (registrazione, bilanci, non essere in difficoltà, settore ATECO coerente).
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Prepara business plan e piano di realizzazione: tempi (entro 36 mesi), indicatori, risultati attesi.
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Organizza documentazione societaria e rendicontazione.
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Monitorare il bando e iscriversi alla piattaforma online di Invitalia per la presentazione.
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Prepara una strategia comunicativa interna/esterna: “Siamo un’impresa che investe nella transizione ecologica”.
Se la tua impresa (o uno dei tuoi clienti) vuole fare sul serio in termini di sostenibilità, efficienza e transizione produttiva, il Fondo per il sostegno alla transizione industriale rappresenta una finestra concreta per “salire un gradino” nel paradigma della manifattura moderna.
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